Pagine

martedì 13 luglio 2010

Girovagando

Secondo i migliori vocabolari, girovagare significa andare in giro, vagare, senza una meta precisa. Per scrupolo ho controllato anche su alcuni dei peggiori vocabolari, ma la definizione sempre quella è.

Orbene, a me girovagare piace. E' un'occupazione alla quale mi dedico spesso, quasi sempre a piedi, talvolta in bici, più raramente in auto.

Comprensibile dunque il mio stupore quando, ieri, girovagando, mi sono imbattuto in questo cartello. Non avendo fretta, stavo infatti girovagando, mi son fermato a fotografarlo. E qui ho chiaramente commesso un'infrazione. Ma non c'erano vigili d'attorno e quindi l'ho fatta franca.


Ora io dico: tu, Comune di Acqui, sei libero di emettere editti che vietano la sosta a chi ti pare, a quelli coi capelli rossi come ai magnaccia. Ma cosa ti hanno fatto i girovaghi per trattarli così?

A volere essere pignoli, e lo voglio, pretendo una risposta ad alcune domande che mi sgorgano spontanee:
  1. se sto girovagando non posso sostare, ma se transitassi di lì e fossi diretto ad un luogo ben preciso potrei?
  2. se per ipotesi, girovagando, passassi di lì e decidessi ugualmente di sostare, dopo quanto tempo smetterei di essere girovago diventando stanziale e pertanto libero di sostare quanto mi pare?
  3. essendo il girovagare una categoria dello spirito, come diavolo può il vigile stabilire se son girovago o se stavo invece andando in un luogo e mi sono fermato un momento per rifocillarmi?