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venerdì 25 febbraio 2011

Perché io valgo.

Parliamo di autocandidature. Oggi ho ricevuto un curriculum da un tizio che si definisce "ambizioso, determinato e competitivo".
Non è che sono così convinto di volere  in ufficio con noi una persona così. Forse oggi servirebbero altri valori.

Forse.

Avesse aggiunto anche "stronzo e arrogante", magari un pensierino ce lo avrei fatto.

Di diritto, senza pensarci un attimo, mavadaviaiciap, va'.

giovedì 10 febbraio 2011

Scoprite le dieci piccole differenze

Pare proprio che sia vero. La Ford ha davvero fatto causa alla Ferrari dicendo che F150 è un marchio registrato e pertanto solo lei può usarlo. Lei, che vende truck marchiati F-150 da oramai 35 e rotti anni, con un discreto successo, tra l'altro.

Fa un po' ridere che una causa del genere sia capitata proprio alla Ferrari, casa molto gelosa del suo brand. Una casa, per dire, che le girano i marroni a perdifiato solo al pensiero che esiste un  grana padano che si chiama come lei.

Un po' la capisco la Ford. Metti che un agricoltore del Minnesota (ma anche un surfista della Florida) si rechi dal più vicino concessionario, lasci giù la caparra per una F150, torni dopo due settimane per ritirarla e gli consegnino una monoposto di Formula1, non sarebbe affatto bello. Tra l'altro, così bassa, se appena provi ad attraversare un torrente, sono guai seri.

Un po' meno la capisco, la Ford, quando dice che la mossa Ferrari ha provocato un "irreparabile danno" al marchio F-150. Ora, sono d'accordo con chi sostiene che  la F-150 (la Ferrari) sia bruttina; è anche scomoda per andarci in giro e ha un bagagliaio ridicolo. Ma insomma, è pur sempre una Ferrari. Mica l'hanno messo sulla Fiat Duna il marchio F150. Anche se suonerebbe bene. Fiat Duna F150, Bello.
Anche a Ford, nel dubbio, un bel mavadaviaiciap, va' glielo leva nessuno

mercoledì 2 febbraio 2011

Pericoli della tecnologia

Accidenti, sono appena tornato dalla conferenza stampa di presentazione della 5 Mulini.
L'avessi saputo prima, sarei intervenuto per mettere in guardia i nostri giovani dai rischi derivanti dall'abitudine di inviare sms durante le gare.