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mercoledì 9 dicembre 2009

La sindrome della cassiera

Me ne ero quasi dimenticato dell'esistenza di questa sindrome.
Quand'ecco che un episodio, che ora non mi va di raccontare, me lo ha riportato alla mente.
In cosa consiste la sindrome? Perché me ne ero quasi dimenticato?
Cominciamo dalla seconda domanda. Perché pago quasi sempre con carta di credito, che è una gran comodità.
Passiamo alla prima.
Arrivi alla cassa, generalmente del supermercato. Scarrelli tutto quanto il contenuto del carrello e la cassiera trasferisce quello che fu il contenuto del carrello dall'aldiqua all'aldilà del lettore di codici a barre.
Cassiera: sono 38 euro
Cliente: mhmh (bofonchia qualcosa, e porge 2 fogli da 20 euro)
Cassiera: non ce li ha 3 euro?
Cliente: no che non ce li ho. Avessi 3 euro sarei in giro a divertirmi, non a rompermi le palle in coda al supermercato.
Ammetto che una risposta di queste tenore non è che aiuti a predisporre favorevolmente una cassiera a fine turno. Ma è probabile che anche il Cliente abbia avuto una giornata difficile e andrebbe capito.
In ogni caso, la mancanza di garbo da parte del Cliente non è condizione necessaria e sufficiente al manifestarsi della sindrome. Il dialogo tra i due potrebbe anche svilupparsi in maniera civile e l'esito finale sarebbe identico.
Cassiera: guardi bene
Cliente: davvero, non li ho, mi dispiace.
Cassiera: e adesso come facciamo?
Cliente: non lo so. Ma lei, scusi, non ce li ha 2 euro?
Cassiera: uff, si che ce li ho, ma se li do' a lei, poi rimango senza.....
Eccola, la sindrome, manifestarsi in tutto il suo splendore. Quei due euro dai quali la cassiera non si separerà mai, che difenderà costi quel che costi, se necessario facendo scudo col suo stesso corpo.
Hai voglia a ribattere... Prova a spiegarle...
Cliente: mi scusi, sa, ma lei codesti due euro li tiene lì nel cassettino per cosa? Per darli come resto, no? mica per tenerli lì a cincischiare.
Cassiera: gnegnegne
Cliente: ho capito. Ma se li tiene lì senza darli a nessuno allora è come non averli. Giusto? Quindi, averli per non averli, faccia la brava, li dia a me e non ne parliamo più. Le prometto che li tratterò bene come se fossero miei.
Cassiera: le ho detto che non posso, sennò resto senza. E lei? ma non può pagare col bancomat, lei? Qualcuno ha da cambiarmi cinque euro? (rivolta agli sventurati in coda che oramai stanno arraffando leccalecca mentine e pochetcoffi per fare cifra tonda)

Resterebbe anche un'ulteriore ipotesi. Ovvero che la cassiera quei due euro non voglia tenerli lì fine a se stessi, ma bensì per poterli dare di resto più tardi a qualcun'altro. E allora sì che girerebbero, ah se girerebbero!