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domenica 5 luglio 2009

Fair Play

Torno da alcuni giorni trascorsi a Cortona per il Premio Fair Play Mecenate (premetto che si tratta di un nostro cliente per il quale seguiamo l'ufficio stampa e aiutiamo per il marketing).
L'edizione di quest'anno era dedicata alle leggenmde olimpiche degli sport invernali, da Cortina '56 a Torino 2006.
Parlando di fair play e di sport invernali il pensiero non può non correre a Eugenio Monti. Per chi non lo sapesse - e a differenza di quanto mi aspettavo, sono in molti a non saperlo - Monti è il protasgonista dell'episodio forse più eclatante e famoso di fair play. Oltre che vincitore di due ori ('68), due argenti ('56) e due bronzi ('64) olimpici e 9 ori e un argento mondiali nel bob a 2 e a 4.
Ebbene, a Innsbruck '64 l'equipaggio inglese del bib a 2 ruppe un bullone. Monti lo smontò dal suo bob e lo cedette agli inglese, che poi vinsero l'oro. Pare che alle pesanti critiche della stampa Monti abbia risposto in questo modo "Non hanno vinto l'oro perché gli ho ceduto il bullone. L'hanno vinto perché sono scesi più veloci".
Una bella lezione, non c'è che dire.
A ritirare il premio in ricordo di Euigenio Monti c'erano due suoi compagni del bob a 4 oro a Grenoble '68, Mario Armano e Luciano De Paolis (quest'ultimo oro anche nel bob a 2). E' stato bello vedere l'incontro dei due che non si incontravano da anni. Felici di essere di nuovo in quello che era stato il loro mondo per tanto tempo. E probabilmente anche di essere, sia pure per il tramite del loro pilota, loro stessi ricordati e protagonisti della premiazione, una volta tanto.


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