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martedì 25 agosto 2009

Anche i miti crollano

I miti sono fatti apposta per crollare. Ma quando te ne crollano due in un colpo solo c'è poco da fare, dà fastidio. Soprattutto se i miti in questione sono il Rugby e l'Inghilterra.

Harlequins-Leinster, quarto di finale di Heineken Cup.
Nel rugby, un giocatore uscito dal campo non può tornare in gioco se non per sostituire un giocatore infortunato. A pochi minuti dal termine gli Harlequins sono sotto di un punto e l'unico modo per sperare di passare in vantaggio è una punizione o un drop. Ma quello coi piedi buoni è in panchina, uscito all'inizio della ripresa.
E allora cosa ti inventano questi furbacchioni degli inglesi? Ti mandano in campo il buon Tom Williams, provvisto di un sacchettino di liquido rosso. Passa un minuto e al primo contatto un po' rude - nel rugby capita - zacchete, se lo ficca in bocca.
Basta stringere un po' i denti e il gioco è fatto. Col volto ridotto a una maschera di "sangue" esce mestamente dal campo per avviarsi agli spogliatoi dove, per non farsi mancare nulla, un solerte fisioterapista gli pratica un grazioso taglio al labbro. Si sa mai che a qualcuno venga un sospetto e voglia controllare l'entità del danno. C'è niente come i punti di sutura per mettere a tacere anche i più diffidenti.
Nick Evans, il calciatore panchinato rientra in campo. Ma poiché talvolta la giustizia superiore si manifesta dove serve e senza preavviso, quei due punti sperati proprio non arrivano.
La vicenda in sé è pure divertente, anzi ci vedo anche una traccia di genialità.
Comunque da archiviare e tenere pronta per la prossima volta che un collega inglese proverà a prenderci per il culo con la vecchia storia dell'inaffidabilità degli italian.

giovedì 20 agosto 2009

(Pro)fumo nel parco

Apprendo con un misto di allegria e preoccupazione che il comune di Milano intende vietare di fumare nei parchi e giardini milanese in presenza di bambini e anziani.
Niente di deciso ancora, l'assessore Landi di Chiavenna dice che ci stanno lavorando e la cosa mi rende più sereno.
Nulla da dire per carità sul non fumare vicino ai bambini.
L'inquietante interrogativo è come sarà quantificato quell' "in presenza". E' sufficiente che ci sia un bambino o un anziano nel parco, foss'anche dalla parte opposta? Cento metri? Quindici metri?
Inoltre: a quale età il bambino smette di essere tale? E un anziano inizia ad essere tale? Conosco persone di 70 anni che se gli dai dell'anziano ti disfano.
E se uno passeggia nel parco in compagnia di un anziano al quale non dà fastidio il fumo e gli frega nulla che altri fumino, può accendersi una sigaretta senza rischio?
Ma soprattutto la domanda che mi toglie il sonno è: un anziano potrà passeggiare solitario nel parco fumando una sigaretta?
Già me lo vedo il vigile:
"Spenga subito quella sigaretta, lo sa che non si può fumare in presenza di un anziano?"
"E dove sarebbe l'anziano?"
"Lei"
"Ma mi faccia il piacere!"
"No il piacere me lo faccia lei!"
"Ma vada a lavorare!"
"Tenga giù le mani!"
"Io le mani le metto dove voglio. Lei non alzi la voce"
"...."
Vorrò esserci.

sabato 1 agosto 2009

Quelle che fanno perdere la Fede 2

Il titolo più ricorrente è qualcosa di questo genere. "Italia quarta nonostante una strepitosa Pellegrini che risale dall'ottavo al quarto posto".
Insomma, a quanto par di capire la Pellegrini ha fatto il fenomeno, ma ahime nulla ha potuto per rimediare alla pochezza delle "altre", le pippe. Quelle che non erano state capaci di lanciare il suo (della Fede) crawl trionfale in posizione migliore di un malinconico ottavo posto.
Allora mi è venuta voglia di confrontare i primati personali delle 4 ragazze con il tempo nuotato in staffetta. Lo so che i soli tempi effettivamente confrontabili sono quelli della prima frazionista, Renata Spagnolo ma l'esercizio è ugualmente interessante.

Spagnolo ha nuotato 0.48 più lento del suo personale, ma 0.12 più veloce del suo stagionale
Filippi ha nuotato 1.45 più veloce del suo personale del 2008
Carpanese ha nuotato 1.95 più veloce del suo personale
Pellegrini ha nuotato 0.47 più lento del suo personale (il mondiale del giorno prima).

In percentuale:
Carpanese -1,41%
Filippi -1,22%
Spagnolo +0,41% (sul personale)
-0,10% (sullo stagionale)
Pellegrini +0,42%

Pare di intuire che chi ha nuotato meglio, in relazione alle sue capacità, sia stata, ma guarda un po', Alice Carpanese.

E che un titolo più corretto sarebbe potuto forse essere qualcosa del tipo: "Spagnolo, Alessi e Carpanese si migliorano, ma non basta per il bronzo".