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giovedì 20 agosto 2009

(Pro)fumo nel parco

Apprendo con un misto di allegria e preoccupazione che il comune di Milano intende vietare di fumare nei parchi e giardini milanese in presenza di bambini e anziani.
Niente di deciso ancora, l'assessore Landi di Chiavenna dice che ci stanno lavorando e la cosa mi rende più sereno.
Nulla da dire per carità sul non fumare vicino ai bambini.
L'inquietante interrogativo è come sarà quantificato quell' "in presenza". E' sufficiente che ci sia un bambino o un anziano nel parco, foss'anche dalla parte opposta? Cento metri? Quindici metri?
Inoltre: a quale età il bambino smette di essere tale? E un anziano inizia ad essere tale? Conosco persone di 70 anni che se gli dai dell'anziano ti disfano.
E se uno passeggia nel parco in compagnia di un anziano al quale non dà fastidio il fumo e gli frega nulla che altri fumino, può accendersi una sigaretta senza rischio?
Ma soprattutto la domanda che mi toglie il sonno è: un anziano potrà passeggiare solitario nel parco fumando una sigaretta?
Già me lo vedo il vigile:
"Spenga subito quella sigaretta, lo sa che non si può fumare in presenza di un anziano?"
"E dove sarebbe l'anziano?"
"Lei"
"Ma mi faccia il piacere!"
"No il piacere me lo faccia lei!"
"Ma vada a lavorare!"
"Tenga giù le mani!"
"Io le mani le metto dove voglio. Lei non alzi la voce"
"...."
Vorrò esserci.

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