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domenica 11 dicembre 2011

Edilizia for dummies

Uno degli aspetti positivi dell'imbarcarsi in una pluriennale ristrutturazione edilizia completa di recupero, ripristino, consolidamento, risanamento, ampliamento, messa a norma, sbancamento, ecc ecc è che si imparano un sacco di cose. Che purtroppo serviranno a poco, dato che chiunque ci si sia imbarcato - a meno che sia completamente pazzo - mai più nella vita ci si reimbarcherà.

Per cui mi son detto: perché tenerlo per me tutte quello che ho imparato? Perché non condividerlo così che possa rappresentare una (f)utile guida per chi, malgrado tutto, voglia gettarsi nell'impresa?

Ecco quindi, in ordine sparso, un glossario dei termini più usati in edilizia.
Sicuramente lunedì veniamo a finire il tetto. Può darsi che un lunedì veniamo forse a completare il tetto
Giovedì ti consegno le finestre, sempre che non ci siano problemi. Prenditi pure altri impegni, tanto le finestre non ho la minima intenzione di consegnartele.
Le finestre sono pronte, le ho già portate a verniciare. Le finestre non ho nemmeno iniziato a lavorarle (e non inizio fino a che non mi darai un anticipo, che peraltro non ti ho mai chiesto).
Sabato se sei qui, vengo a finire il lavoro. Se ho fortuna venerdì nevica e ne riparliamo in primavera.
Oggi non siamo stati sul cantiere perché ha piovuto tutto il giorno. Oggi siamo stati su un altro cantiere perché quell'altro si è incazzato molto più di te.
Siamo stati fermi una settimana perché abbiamo avuto i ladri in magazzino e ci hanno portato via il camion e tutto il cemento. Ho appena cambiato la macchina e fino a che qualcuno non mi paga non ho i soldi per il cemento.
Il cemento poi quando asciuga diventa beige come lo volevi tu. Mi sono dimenticato che le fughe dovevano essere beige e non ho voglia di ripassarle.
Ho cercato l'architetto per chiedere come voleva finire la gronda, ma aveva il cellulare spento. Ho usato del materiale che mi era avanzato da un altro cantiere e quindi già pagato. Chiaramente lo faccio pagare anche a te.
Massimo tra due settimane ti mando il preventivo. Da quando ho adottate le settimane di 45 giorni vivo molto meglio.
Poi chiudiamo col silicone. Ho sbagliato le misure.
Ho pensato ti facesse piacere se ti regalavo una cassa di moscato, quello buono, secco, lo fa mio cognato. Anziché portarmi dietro una bottiglia ogni giorno, che potrei magari dimenticarmene, ne lascio una cassa nella tua cantina.

Devo ammettere tuttavia che alcuni dettagli ancora non mi sono troppo chiari. Ad esempio:
  • in che senso la malta è bastarda?
  • perché il flessibile non si flette nemmeno a pregarlo?
  • cosa è il taccone?
Il taccone, dopo un paio d'anni, pensavo di averlo capito cosa fosse. Poi, un giorno, Antonio, il capomastro, ha detto "adesso finisco quel taccone lì e poi vado". E ha eseguito un'operazione del tutto diversa da quella che mi aspettavo. Alla fine ho maturato la convinzione che il taccone sia una figura retorica: andare a fare un taccone credo significhi andare a lavorare. In Sicilia vanno a travagliare; in Piemonte a fare un taccone.

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