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lunedì 28 giugno 2010

Benefico impatto sull'economia del Paese dall'eliminazione ai Mondiali

Nel 2006, dopo la cosiddetta vittoria ai mondiali di Germania si favoleggiò di possibili effetti positivi sull'economia e sul PIL dell'Italia. Tesi balzanotta che fu prontamente smontata da Tito Boeri sulla Stampa e su LaVoce.info. Chiaro che se per Italia si intendono invece i giocatori della Nazionale, l'effetto fu  certamente benefico.

Al contrario, oggi, un impatto positivo sull'economia del Paese deriverà sicuramente dall'eliminazione della nostra Nazionale. Mi spiego. Supponendo che la Nazionale avesse proseguito la sua avventura mondiale almeno fino ai quarti di finale, avrebbe giocato una o due partite (a seconda che avesse chiuso il primo turno al primo o secondo posto nel girone) alle 16.30.
Considerando gli italiani già in ferie e quelli che a quell'ora non lavorano, si può ipotizzare che alle 16.30 sia al lavoro una quindicina di milioni di italiani. Se a cinque di questi quindici milioni interessa nulla del calcio e altri cinque milioni anche volendo non avrebbero la possibilità di seguire le partite, ne restano cinque milioni che, per ciascuna partita, avrebbero dedicato 90 minuti alla visione della partita (in tv, sul pc, sul cellulare...) e almeno tre ore alle discussioni pre e post partita.

Quattro ore e mezzo per 5 milioni di lavoratori: 22,5 milioni di ore di lavoro. A 40 euro all'ora sono 90 milioni di euro di PIL che sarebbero andati persi per ogni partita pomeridiana della Nazionale. 180 milioni per due partite.
E si tratta di valutazione decisamente conservative: pensiamo a tutte le ore di lavoro che si sarebbero perse nei giorni successivi per analizzare, commentare, leggere, per le 1 o 2 partite in questione ed eventualmente le successive. Vogliamo moltiplicare per 15?

giovedì 24 giugno 2010

Precisione

Milo che non si fida degli orologi perché cambiano idea in continuazione mi riporta alla mente un'antica signora che abitava al primo piano nel mio palazzo (mio nel senso che ci vivo, non che lo possiedo).
Ella era un po' svarionata: Trascorreva gran parte del suo tempo sul balcone, soprattutto con la bella stagione. E intavolava discussioni sul nulla tanto con i condomini che entravano e uscivano quanto con i passanti.
A me - aveva evidentemente capito che ero un tipo preciso - in genere chiedeva: "Scusi, mi dice che giorno è oggi?"
Io, essendo un tipo preciso, le davo ogni giorno una risposta diversa. Col tempo immagino che ciò abbia in qualche misura minato la sua fiducia nella mia precisione.
Fino a che, un giovedì 3 maggio, alla mia risposta, "giovedì 3 maggio", ribatté: "grazie, ora me lo segno sull'agenda". Ed è stata l'ultima volta che mi ha domandato che giorno fosse oggi.

Mavadaviaiciap, va'!!!

Penso anche all'ineffabile sommo presidente Pino Abete Larice e alle sue dichiarazioni di poche settimane fa, seguite alle polemiche sui premi ai calciatori, che suonavano più o meno così:
"I premi sono alti ma non li paghiamo noi, li paga la Fifa. Anzi dovremo essere grati ai ragazzi se vinceranno perché pagheranno un mucchio di soldi di tasse e ciò farà il bene del Paese. E dovremmo anche essere fieri che i ragazzi guadagnino cifre spropositate perché questo significa che sono bravi, tutto il mondo ce li invidia e  rappresentano le eccellenze italiane nel mondo"

Mavadaviaiciap, va'!!!

Primo. ma io dovrei sentirmi (essermi sentito) fiero di vivere in un Paese che si vanta di essere rappresentato nel mondo dall'eccellenza del suo calcio?
Mavadaviaiciap, va'!!!
Secondo: ma un calcio eccellente produce benessere, posti di lavoro, ecc. più di un calcio non eccellente?
Mavadaviaiciap, va'!!!
Terzo: cosa me ne frega di un'eccellenza della quale godono in pochi e non distribuisce ricchezza?
Mavadaviaiciap, va'!!!
Quarto: se ben ricordo qualche soldino spetta anche alle squadre sbattute fuori al primo turno. Spero abbiano il buon gusto di girarli subito non alle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, che se ne fa nulla, ma a chi ne ha davvero bisogno. Io ad esempio. Questo il mio IBAN: IT97S340983456701001S888210

Dimenticavo.
Mavadaviaiciap, va'!!!

Il calcio non è sport per signorine

Quel che mi indispone è che quattro anni fa abbiamo vinto il mondiale, siamo arrivati in Sud Africa come campioni del mondo e ora questi somari si son fatti buttare fuori al primo turno.

Bene, fatta questa dichiarazione di medietà, provo ad esprimere alcuni concetti che ben rappresentano il mio stato d'animo di questo triste momento. Non necessariamente in ordine d'importanza

  1. echissenefrega, sarà mica la fine del (campionato del) mondo
  2. il problema vero è ben altro (dichiarazione di benaltrismo). Ed è che qui in troppi han creduto che, per il semplice fatto di avere vinto i mondiali di quattro anni fa, si fosse davvero campioni del mondo. 
  3. in Germania i mondiali li hanno vinti Buffon, Gattuso e Cannavaro. Con un piccolo contributo di Materazzi che con un gioco di parole ha convinto Zidane a farsi buttar fuori, con tutto quel che ne è seguito.
  4. cosa farà ora Varriale?
  5. il pensiero corre a Beppe Viola (dichiarazione di nostalgia)
  6. spero che da oggi la smettano di fracassarci i marroni parlando del campionato italiano come del più bello e difficile del mondo
  7. non è che con l'atletica siamo messi molto meglio
  8. mi auguro che un po' meno ragazzi si iscrivano alle scuole calcio e un po' più alle scuole biathlon.

mercoledì 23 giugno 2010

mercoledì 16 giugno 2010

Altri scanner

E installare in certi uffici i bullshit scanner? Appena uno dice una minchiata, zacchete, una botta in testa.

Voglio anch'io un body scanner

Leggo, anzi leggevo ieri, che tra qualche settimana terminerà la sperimentazione dei body scanner già installati in alcuni aeroporti italiani.
Se sarà risultata positiva, l'impiego verrà esteso anche agli altri aeroporti nazionali e alle stazioni ferroviarie.

Ci sarà da divertirsi. Soprattutto a Termini o alla Centrale di Milano.

Ma mi domando. Perché limitarsi alle stazioni ferroviarie? Perché non negli ospedali (per sventare il rapimento di neonati)? E nei centri commerciali? Nei cinema, in particolare nei multisala? Gli stadi, ci vogliamo dimenticare gli stadi? Le spiagge (non quelle per nudisti, lì in linea di massima non serve)? Le me-tro-po-li-ta-ne?
Così uno volesse partire da Milano per assistere a una partita a Roma dovrà partire 45 giorni prima. Ci metterà un po' ma sarà di un sicuro....

Dirò di più. Io doterei ogni cittadino italiano del suo personalissimo body scanner portatile, obbligandolo a passarci attraverso due volte al giorno, tre quando il rischio attentati è più alto del solito. Se lo scanner riconoscerà oggetti proibiti nelle tasche del cittadino suo proprietario, scatterà prontamente l'allarme alle forse antiterrorismo.

martedì 15 giugno 2010

Marketing sportivo

In metropolitana, linea 2, torno dalla presentazione dei Diavoli di Zonderwater, il libro appena pubblicato da  Carlo Annese.
A Garibaldi sale un musicante, slavo direi, dall'aspetto e dalle arie.
A Gioia smette di suonare e attacca la solita litania. Chiede un aiuto, invoca e augura fortuna ai presenti. Breve pausa e poi ci infila con nonchalance un "... e che Dio benedica la nazionale italiana di calcio".
Fantastico. Estasiato gli allungo una moneta.
Devo dire che non mi pare abbia avuto molto successo con gli altri occupanti del vagone.
Bah!