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giovedì 13 ottobre 2011

Fede, patria e bandiera

Fede(rica (Pellegrini)  piace ai media e a chi li deve riempire perché non è mai banale. Fa notizia, insomma, ci si può fare dei bei titoloni. Un po' come Mourinho.

Per cui, accade che alla cerimonia in ricordo di Castagnetti qualcuno le domandi - un po' maliziosamente - se le piacerebbe essere la portabandiera a Londra. Che è un po' come chiedere a me, ad una cerimonia in commemorazione del mio antico allenatore Filippo La Rosa se mi piacerebbe essere il capitano della squadra di atletica al posto di Vizzoni (o se a pranzo gradirei le lasagne con l'ossobuco, per dire). Federica potrebbe tranquillamente e banalmente rispondere "Ne sarei fiera e spero proprio di essere io", ben sapendo che nessuno glielo chiederà, giacché col nuoto si comincia subito. Il presidente Petrucci avrebbe risposto che spetta al Coni scegliere a chi toccherà l'onore, non si accettano candidature e lei pensasse a nuotare e fare il suo dovere che è di portare a casa le medaglie. Poi, off the records, avrebbe aggiunto che mica siamo scemi a fare stare sette ore in piedi la nostra migliore atleta il giorno prima delle gare. Le forme sarebbero state rispettate e le parole di ognuno esattamente quelle che ci si aspettava. Notiziabilità zero..

Avrebbe anche potuto rispondere che sì, si sarebbe sentita onorata ma era consapevole che non avrebbe avuto speranze, giacché col nuoto si comincia il giorno dopo la cerimonia e magari se ne poteva riparlare nel 2016. Forme sempre abbastanza rispettate. Con un minimo di notizia: ma allora Fede prosegue fino a Rio?

Invece no. Ha risposto (non so se quelle riportate dal Corriere siano le testuali parole, ma immagino che il senso sia quello) "Lo dico a malincuore, però, anche se me lo proponessero, non lo farei. Io sono una persona molto patriottica, per me sarebbe un onore infinito, ma noi ci alleniamo un anno, anzi quattro, per fare questa Olimpiade, e se anche il giorno dopo non avessi gare, dovrei stare sette ore in piedi, perché la sfilata dura mezza giornata. Sette ore sulle gambe per noi non si recuperano in una giornata. Comunque, a malincuore, purtroppo rifiuterei". Insomma, ha risposto riunendo in un'unica persona Federica Pellegrini, il presidente Petrucci, il presidente Barelli, il DT Bonifazi. Ha pronunciato lei parole che altri avrebbero dovuto pronunciare e ciò a quanto pare deve essere terribile.

Ma in fondo che cosa ha detto? Che rifiuterebbe una proposta che nessun dirigente sano di mente mai le farebbe. E allora?

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